|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Poiché lo scopo ultimo dell'architettura è l'esercizio della leggerezza, |
un buon lavoro è proprio quello in cui non resti traccia nell'opera finita |
di tutti i fattori che a ciò si oppongono. |
E in questo risiede la sua disperante
fascinazione: |
di
consentire proprio mediante la tecnica e la materia (talvolta greve, oscura,
etc.) |
la
smaterializzazione. |
|
(da "Anfione e
Zeto"
n.15, p.87) |
|